Dostoevskij Fedor. Memorie del sottosuolo, nota introduttiva di Leone Ginzburg, E tipi classici Einaudi (1864, 1942) 2014
Racconto breve. Straordinariamente importante anche perché segna lo Zeitgeist da/in cui emergevano gli aspetti inconsci profondi indicibili remoti delle persone.
L'attore principale racconta di sé in un modo oltre tragico al limite del perverso fascino auto denigratorio, passando da fasi di depressione ad altre di esaltazione con relativa dispercezione della realtà che porta a fantasticare situazioni in cui si gioca a tutto il valore dell'identità della sua persona in una continua oscillazione fra il tragico, il disperato, l'autironico, il sofisticato, l'ipocrita; è socialmente condizionato e si mostra come una persona contorta, afflitta dalle nevrosi, stressata al punto da produrre pensieri dissociati. Un fondo antropologico che darà poi vita, successivamente, alla formazione della psicoanalisi di Freud.
Per questo credo si possa parlare di Zeitgeist correttamente e si debba riconoscere come in molti momenti si sia fatta strada in qualità di antecedenti del lavoro psicanalitico, della scoperta dei processi remoti e profondi dell'individuo, l’attenzione ai processi impliciti, inconsapevoli, rimossi, preconsci, conflittuali interni all’individuo.
Si deve individuare Delitto e Castigo, sempre del nostro Dostoeveskij, come fondante in pendant con Scerlock di Conan Doyle per la metodologia d'indagine, tra i “padri” della psicanalisi.
Appunto a segnalare che anche gli sviluppi scientifici avvengono all'interno di contesti storici e culturali che li attivano. In diversi ambiti della letteratura, come della poesia o dell'arte, come appunto nell'epoca, l'espressione pittorica di Gustav Klimt e di Egon Schiele per dirne di significative.
(citaz. (www.umbertonizzoli.it)