Un testo anticipatore di quelli che solo le cognizioni della fisica moderna accoglie come evidenze. A quell’epoca fu bruciato in piazza.
Dice che esiste un immenso spazio etereo con cui ed in cui ogni cosa si rinnova
mentre cadono precipitano e si dissolvono quelle stelle che si ritenevano costituite da una immaginaria quintessenza
La selva della natura primagenitrice è dunque connotata da eterna variabilità e vicissitudine con una sola eccezione rappresentata dagli atomi: unica sostanza che permane identica sè.
L'uguaglianza si ha in ciò che da sempre permane, gli atomi. Ciò che muove e' sempre diverso sia da se stesso secondo due istanti successivi sia dalle altre cose secondo ogni istante.
E’ dunque impossibile misurare per ragioni oggettive. Tutto cambia. Il soggettivo sono gli incerti, e falsi gli strumenti di cui ci serviamo, quali i sensi e la ragione.
Anche fossero oggettivi e veritieri sarebbero falsati dagli errori perché manca sia un punto di riferimento che sia un metro stabile che possa essere applicato in ogni caso e come una norma costante.
Sembra di leggere 300 anni prima Bruno de Finetti e Heisenberg.
Giordano Bruno, Opere matematiche, edizione diretta da Michele Ciliberto, a cura di Laura Carotti e Marco Matteoli, Adelphi, 2024