Sta diventando sempre più chiaro che la via per poter far fronte alla grave crisi sociale ed emotiva

di larga parte della popolazione è quella della prevenzione, dell’educazione alla salute e dell'attivazione delle risorse locali territoriali .

Sempre meno ci si può aspettare di vedere risorgere una situazione nella quale di fronte alle situazioni di crisi psichica e relazionale si ricorre immediatamente a una risposta specialistica offerta da servizi pubblici .

Questo modello di lavoro continua a valere ma sempre più limitatamente alle situazioni gravi e frequentemente di lunga durata .

Occorre quindi un pensiero nuovo per poter far fronte alle situazioni di crisi già dalla loro insorgenza o meglio ancora anticiparne la formazione .

Vi è quindi un enorme lavoro di formazione di consapevolezza da diffondere in larga parte della popolazione e di valorizzazione e raccolta di quelle che sono le esperienze che si sono realizzate concretamente nella vita delle persone e le hanno trasformate in risorsa . Dal dolore dalla malattia si può uscire, e se ne può uscire rafforzati avendo imparato dall'esperienza per quanto pesante essa sia stata .


I tassi di depressione nei giovani sono aumentati notevolmente negli ultimi dieci anni, specialmente nelle giovani donne, il che è preoccupante perché l'adolescenza è un periodo di rapido sviluppo sociale, emotivo e cognitivo e di importanti transizioni di vita.

Gli esiti avversi associati alla depressione nei giovani includono la recidiva della depressione; l'insorgenza di altri disturbi psichiatrici; lo sviluppo di disabilità più ampie e protratte nel funzionamento interpersonale, sociale, educativo e lavorativo.

Pertanto, la prevenzione e l'intervento precoce per la depressione nei giovani sono priorità. Dovrebbero esserlo; per le autorità sanitarie così come per le famiglie e i genitori.

Le strategie preventive e di intervento precoce in genere prendono di mira fattori predisponenti, antecedenti e i primi sintomi della depressione.

I giovani che hanno una storia familiare di depressione, esposizione a fattori di stress sociale (p. es., bullismo, relazioni dissociate o altamente conflittuali o eventi di vita stressanti) e che appartengono a determinati sottogruppi (p. es., avendo già un pre-esistente poblema di salute fisica cronico o essendo una minoranza sessuale) si trovano a particolarmente alto rischio di depressione.

Gli antecedenti clinici includono sintomi depressivi, ansia, instabilità e irritabilità.

L'evidenza scientifica ritiene più efficace la prevenzione mirata a specifici gruppi target più espsoti e vulnerabili piuttosto che la prevenzione universale rivolta a tutti, che so?, a tutti gli studenti di una determinata scuola.

Gli interventi sociali emergenti nelle scuole e nelle comunità mostrano alcune promettenti promesse, specie se fatti per piccoli gruppi.

La depressione è altamente eterogenea; pertanto, nel caso della rilevazioni di primi sintomi, si raccomanda un approccio terapeutico graduale, a partire da brevi interventi psicosociali. Se non fossero sufficienti allora si dovrebbe passare a una terapia psicologica specifica e se non bastasse allora, e solo allora, pensare a farmaci antidepressivi.

(citazione www.umbertonizzoli.it )